Incontro con Gianfranco Santero
Giovedì 17 novembre 2016, su invito del Responsabile di Sede Apro di Canelli, Ivan Patti, il titolare della Santero Wines s.p.a, Gianfranco Santero è venuto a raccontare ad un centinaio di studenti la sua esperienza di imprenditore di successo.
Prima domanda dei ragazzi. Gianfranco Santero sorride e risponde con una battuta:
-Perché proprio il numero “958”? E’ il codice del mio cancello automatico …”
È un mistero la scelta di questo numero che identifica un prodotto di tendenza, ben visibile attraverso sponsorizzazioni sportive, Tv, Social, un po’ ovunque, con il quale hanno brindato anche al Grande Fratello Vip.
-Una scommessa pubblicitaria, un gioco, ma dietro, c’è tanto lavoro e professionalità.
L’incontro fra i giovani studenti della Formazione Professionale Apro di Canelli e questo importante personaggio, leader del mondo vitivinicolo italiano, incomincia con un messaggio importante.
-La fame conta. Se non avete fame non combinerete nulla. Poi vengono la passione per ciò che si fa e la cura del dettaglio. Dovete essere curiosi, osservare, imparare, non perdere tempo.
Sono premesse importanti per raccontare aneddoti, cifre, idee buone o meno buone, scaturite per caso, anche da errori o fallimenti. Santero racconta ad una platea attenta come nacquero le sue bottiglie e il loro compito: distinguere ed emozionare. Lo fa con un linguaggio diretto, che i ragazzi capiscono bene:
-Lo stesso vino, in due bottiglie diverse, molto diverse tra loro, non è lo stesso vino. Allora io dico: il mio prodotto deve trasmettere qualcosa di più … non è lo stesso per i Rolex? Credete siano orologi diversi dagli altri? Sono acciaio … il resto è fatto dal loro mito.
Gli studenti lo stuzzicano, gli domandano se 958 o Asti Dry rappresentano davvero il vino della nostra terra e lui non si scansa.
-Noi abbiamo un mercato estero consolidato, specialmente in Asia e negli Stati Uniti. Siamo su piani diversi rispetto ai piccoli produttori; la nostra strategia di marketing inoltre è originale: e dovete tener conto che ormai i prodotti sono standardizzati tutti su un altissimo livello, sono tracciabili, controllati. Ciò che li distingue è proprio come vengono proposti, con quale vestito, il loro target potenziale. Ve lo ripeto: se un “brand” si consolida sul mercato, la strada diventa facile, ma a farlo decollare e a mantenerlo in volo comporta un lavoro immane.
Domanda infida:
-Come sceglie i suoi dipendenti o i suoi più stretti collaboratori?
-Fra i numeri uno. Ormai è necessario scegliere i migliori, gli specializzati, anche per fare un lavoro semplice, come quello di magazzino o di cantina. Anche in quelle mansioni occorrono persone preparate e attente e voi giovani dovete investire sulle vostre conoscenze. Abbiate fame e vi giocherete le vostre opportunità.
Uno studente ci prova ancora.
-Allora … questo 958?
Santero sorride sornione.
-In America vidi parecchi vini con numeri nell’etichetta … e comunque non capisco perché me lo chiedono tutti. Per me è importante che piaccia …
Il mistero resta, l’impatto sui ragazzi anche. Qualcuno esce con la consapevolezza che bisogna credere sempre a ciò che si fa, che quello è il primo passo.
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